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Sono una copywriter a partita IVA: che vantaggi ho?

“Salve, mi presento, sono Claudia Martinelli e sono una copywriter a partita IVA. Cosa può fare lei per me?”

La domanda è volutamente provocatoria: nel lavoro non mi interfaccio così, ma cerco di capire di cosa il cliente ha bisogno, come e se posso essergli utile, come e se possiamo lavorare insieme. Leggi bene: se.

Anziché parlare degli arcinoti vantaggi di avvalersi della collaborazione di un freelance (assenza di vincoli, ti provo e se mi vai bene proseguiamo etc), vorrei vedere la questione del libero professionismo sotto un altro punto di vista: quali vantaggi ho io, copywriter a partita IVA.

Sì, hai capito bene: quali vantaggi ho io che sono una freelance a lavorare con te? Del resto se ho fatto la pazza scelta di mettermi in proprio ho pure il diritto di avere dei vantaggi, no?

UNA VOLTA FU IL TEMPO INDETERMINATO

In principio fu il tempo indeterminato: anche io vengo dal mondo delle dipendenze, da aziende e persone che mi hanno dato tanto.

Diventare una copywriter a partita IVA è stata una scelta coraggiosa, ma assolutamente appagante: la bellezza di creare e sviluppare un proprio progetto, un qualcosa che ti appartiene totalmente, è una sfida dal valore inestimabile che continua giorno dopo giorno e che non conosce fine. Questo pur con tutti i pro e contro tipici della partita IVA: niente stipendio sicuro, niente TFR, niente tredicesima e quattordicesima, nessuna tranquillità economica, bla bla bla.

Eppure sono molto più felice e soddisfatta di prima.

COPYWRITER A PARTITA IVA: CHE VANTAGGI HO?

Quando ci si “vende” come freelance si cerca sempre di far leva sui vantaggi che l’interlocutore ha nell’affidarsi a noi e a cui ho già accennato prima: flessibilità, nessun vincolo a lungo termine, nessuna tassa da pagare su di me.

Ma arriva il momento in cui, se si vuole crescere, è necessario fare un cambio di prospettiva e capire che abbiamo tutto il diritto di svolgere la nostra professione mettendo al centro le nostre esigenze, non sempre e solo quelle dei clienti. Per il bene di entrambe le parti.

Vado per passaggi, illustrando quelli che a mio parere sono i miei vantaggi dell’essere copywriter freelance.

1) Copywriter a partita IVA: seleziono i clienti migliori per me

Al contrario di ciò che molti pensano, libero professionismo non significa accaparrarsi più clienti possibili. Certo, non posso concentrarmi solo su 2 o 3, perché se questi vengono a mancare che faccio? E poi come freelance devo avere sempre nuovi stimoli.

Ho però un’enorme responsabilità che è anche una grossa libertà: scegliere i clienti migliori per me. Quelli con cui si lavora meglio, quelli che mi danno più stimoli, quelli che sono più soddisfatti del mio lavoro, quelli che mi garantiscono uno scambio equo: io lavoro per te e allo stesso tempo da te imparo.

E qui sta il bello: quando si instaurano collaborazioni entusiasmanti, le nostre esigenze di freelance coincidono proprio con le esigenze del cliente. Siamo sullo stesso livello di soddisfazione. Visto che magia?

2) Copywriter a partita IVA: gestisco i miei tempi e la mia vena creativa

Come dipendente ahimè questo non è sempre possibile: che io sia felice o triste, che sia una giornata estremamente positiva o che sia moralmente indisposta, devo presiedere al mio tavolo e cercare di essere il più performante possibile. E la vena creativa? Beh, faccio del mio meglio.

Come copywriter freelance posso gestire la mia creatività nei momenti opportuni. C’è il pomeriggio in cui mi viene difficile scrivere perché non sono ispirata e non riesco a concentrarmi, e allora mi dedico alla parte amministrativa, allo studio, alla consultazione di siti importanti per il mio settore. Poi c’è il sabato sera in cui riesco a tirar fuori tutta la creatività di questo mondo, ed eccomi lì a riempire fogli di Google Drive.

Faccio un lavoro di intelletto e di ragionamento: senza creatività e senza ispirazione come faccio a produrre?

3) Copywriter a partita IVA: mi libero dalle situazioni scomode

Di questo ho già parlato alcune volte, ad esempio nell’articolo “Copywriter freelance: perché dire di no“. Ho il diritto e il dovere di liberarmi da clienti che mi rallentano, dai clienti con cui non lavoro bene, dai clienti che rappresentano per me più un peso che altro. Se voglio salvaguardare la mia professionalità e il mio entusiasmo non posso fare altrimenti: via coloro che mi smorzano e che considero solo una perdita di tempo. Non fa bene né a me né a loro.

COPYWRITER A PARTITA IVA: SELEZIONARE PER LAVORARE MEGLIO

La parola chiave che si cela dietro ai 3 punti espressi è una: selezione. Seleziono i miei clienti e seleziono il mio tempo.

Snobismo? No: è libera professione, ovvero libertà di crescere, libertà di scegliere i propri interlocutori, libertà di essere felice, libertà di instaurare rapporti positivi e costruttivi, libertà di essere performante per tutti i clienti che credono in me.

Sì ok, ma… il portafoglio? Se aspiri solo e unicamente a guadagnare forse è meglio che resti dipendente 🙂

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