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Copywriting: 7 cose da NON fare

Mi capita spesso che qualcuno mi chieda come faccio a regolarmi con il mio lavoro di copywriter, dal punto di vista operativo s’intende, e se ci sono dei capisaldi cui faccio riferimento.

La realtà è che sì, ho alcuni “credo” che porto avanti, ma spesso mi ritrovo a cambiare parere da sola man mano che l’esperienza cresce o incontro nuovi interlocutori. E non mi vergogno ad ammetterlo, anzi, trovo questo aspetto estremamente positivo per alcune ragioni essenziali:

  • Non mi annoio e non mi sento mai arrivata: vivo ogni incontro e ogni cambiamento di rotta come un’opportunità di crescita e come un nuovo stimolo;
  • Imparo a non escludere alcuna variante: sebbene io abbia delle idee, alcune delle quali piuttosto forti, vaglio le convinzioni di altri e valuto se farle mie;
  • Continuo a trovarmi a mio agio: lavoro nel mondo del web e della comunicazione, e i cambiamenti fanno parte del mio ambito. Se preferissi la staticità forse non avrei scelto questo percorso professionale;
  • Affino costantemente la tecnica: aggiustando man mano il tiro e scoprendo che una strada è più proficua e secondo me credibile rispetto a un’altra, miglioro sempre più la mia performance e instauro rapporti lavorativi (e spesso d’amicizia) soddisfacenti.

Ma veniamo al topic di questo post: le cose da non fare in qualità di copywriter.  Ciò che leggerete tra poco è frutto della mia esperienza maturata finora e non è da considerarsi come verità assoluta: è bene anzi che ci siano punti di vista diversi, altrimenti che noia…

(NB: i punti che seguono partono da un presupposto imprescindibile: che amiate il vostro lavoro di copywriter) 😉

1) Copywriting e le cose da non fare: omologarsi al pensiero comune

La prima cosa molto importante secondo me è quella di avere un proprio pensiero forte: scrivere per il web, in un sovraffollamento di informazioni, richiede per forza una propria personalità e un proprio punto di vista, piaccia o non piaccia. Se fate vostro il pensiero di altri “bevendo” tutto ciò che leggete senza un minimo di approccio critico molto probabilmente anche i vostri post e articoli saranno privi di personalità… e questo il lettore lo percepisce.

2) Copywriting e le cose da non fare: copiare

Non solo omologarsi al pensiero standard, ma anche copiare è assolutamente bandito dal lavoro del copywriter. Se dovete scrivere di argomenti che non conoscete è chiaro che da qualche parte dovete trarre informazioni, ma è bene farsi una precisa idea e rielaborare i concetti, nel rispetto degli utenti e anche dei clienti. Inoltre non dimentichiamo che Google & co. sono in grado di trovare testi copiati e non esitano a penalizzare se trovano scopiazzature integrali o anche solo parziali.

3) Copywriting e le cose da non fare: errori di lingua

Questo è uno dei classici capisaldi che ho sempre avuto e da cui non mi schiodo 🙂 Una persona non può definirsi copywriter se si ostina a fare errori ortografici, grammaticali, lessicali, sintattici: è matematicamente impossibile. I danni che si fanno in questo caso sono troppi: si scredita la propria immagine, si fa fare brutta figura al cliente, si favorisce la già diffusa allergia all’uso corretto della nostra lingua e si insegna male a chi legge, soprattutto ai giovani e giovanissimi.

4) Copywriting e le cose da non fare: usare frasi contorte

La parola d’ordine sul web è “immediatezza“. Capisco che non sia sempre facile scrivere in quest’ottica, io stessa a volte tendo a sbizzarrirmi e divertirmi usando delle espressioni non proprio immediate. Noi copywriter dobbiamo però metterci in testa che l’utente medio che legge vuole tutto subito, senza giri di parole: dopo 3 secondi di ricerca di informazioni senza successo, si stanca. Per cui lasciamo la creatività ad attività legate all’advertising o alla carta stampata (ad esempio brochure, depliant etc), mentre sul web cerchiamo di essere diretti.

5) Copywriting e le cose da non fare: presentare un testo “piatto”, sia dal punto di vista del contenuto che dell’estetica

Perché una persona dovrebbe leggervi, in mezzo alle migliaia di pagine che parlano più o meno della stessa cosa? Dovete dare al potenziale lettore un motivo per ascoltarvi: e per farlo dovete innanzitutto usare toni avvincenti e stimolanti (le domande sono un buon metodo per catturare l’attenzione) e avvalervi di accorgimenti estetici e comunicativi importantissimi come la suddivisione in paragrafi, l’uso di sottotitoli e di grassetti, l’inserimento di immagini etc.

6) Copywriting e le cose da non fare: screditare terzi

Siamo sempre corretti e non screditiamo nessuno, siano altri copywriter che clienti: come dicevo è bene che ci sia una varietà di punti di vista, e anche se riteniamo che l’altro abbia detto una sciocchezza enorme pensiamo che magari ha delle motivazioni valide e piuttosto confrontiamoci gentilmente.  Quindi siate sicuri di voi, ma senza arroganza: non pensiate di avere la verità in tasca perché domani potreste trovare qualcuno in grado di smentirvi con lo stesso vostro tono…

7) Copywriting e le cose da non fare: sentirsi allergici al SEO

Se scrivete principalmente per il web, sia che siate copywriter creativi che soprattutto SEO copywriter, non potete non avere conoscenze SEO, seppure basilari: i testi ricoprono un ruolo fondamentale ai fini della resa e del posizionamento del sito web, e rifiutarsi di avvicinarsi alle dinamiche del Search Engine Optimization o non provare interesse nei suoi confronti rischia di vanificare i vostri sforzi operativi e di lasciare scontenti i vostri clienti.

Concordate? Non concordate? Se avete piacere, fatemelo sapere!

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