
Libero professionismo: come fare personal branding
Ogni tanto mi contatta qualcuno che mi dice: “Ciao, vorrei iniziare un’attività in proprio: mi sai dare qualche suggerimento?“. Bella domanda e bella sfida 🙂
Da dove partire… innanzitutto rimando a un bravo commercialista per la questione contabilità: io so qualcosa a livello macro, ma non è il mio ambito e poi le normative cambiano molto di frequente.
Prima di partire con le mie fisse sul personal branding, chiedo per correttezza “Sei sicuro di voler sentire la risposta?“. A feedback positivo inizio a dare alcune idee su come promuoversi e come promuovere la propria attività freelance, soprattutto in una fase iniziale.
PRIMA DEL PERSONAL BRANDING: L’IDEA E IL PROGETTO
La condizione essenziale per diventare libero professionista e che precede il personal branding è una: avere in testa un progetto forte. Siete portati per un particolare settore? Cimentatevi, studiate e specializzatevi.
Tendo a diffidare dai servizi a 360° offerti da freelance: tutti abbiamo dei punti forti e dei punti deboli. Quali sono i vostri punti forti? Tirateli fuori e preparare il vostro progetto come liberi professionisti.
PERSONAL BRANDING: QUALCHE SUGGERIMENTO
Non sono una vate e non dovete prendere alla lettera ciò che dico. Io mi baso sulla mia esperienza personale e su ciò che osservo attorno a me: poi ognuno è liberissimo, anzi deve trovare la propria strada e sperimentare nuove vive. Però qualche suggerimento lo do volentieri: in giro si vede troppa “fuffa”, troppa scarsa qualità. C’è bisogno di gente professionale, entusiasta, performante.
Ritengo che distinguersi non sia facile, ma nemmeno impossibile, se si lavora bene e si tengono buoni standard: chi lavora bene viene premiato, e la qualità viene riconosciuta.
Ma arriviamo al dunque: ecco alcuni consigli che mi sento di dare quando mi viene chiesto come fare personal branding per promuovere una propria attività autonoma.
1) Crearsi un proprio sito web
Secondo me è molto importante avere un proprio sito web con dominio personalizzato (es. www.tuonome.it, oppure www.nometuoprogetto.it). Evitiamo domini gratuiti con nella URL il nome del fornitore e siti gratis con banner pubblicitari dentro.
Un pacchetto hosting con spazio sufficiente per un piccolo sito dinamico, dominio personalizzato e caselle di posta costa circa € 30 all’anno: è una spesa sostenibile, dai. E se avete difficoltà nel crearvi un sito, investite qualche centinaia di euro rivolgendovi a un professionista: con € 500 – € 600 avete il vostro sito fatto con WordPress.
Ah , dimenticavo: anche l’indirizzo e-mail – almeno quello che usate per presentarvi o per farvi contattare – deve avere dominio personalizzato (es. info@tuonome.it).
2) Scrivere contenuti capaci di comunicare
Chi siete? Cosa fate? Qual è il vostro campo d’azione? Cosa vi distingue da tutti gli altri?
I testi da caricare sul vostro sito internet devono essere studiati bene e capaci di trasmettere la vostra professionalità e peculiarità. L’utente mentre legge deve avere già tutte le risposte che desidera. Ma attenzione, questo non è un lavoro facile e banale: altrimenti non esisteremmo noi copywriter 😉
È consigliato inoltre prevedere un piano editoriale con un frequente aggiornamento dei contenuti, da effettuarsi in un’area blog / news: un sito abbandonato a sé stesso non piace a nessuno (nemmeno a Google).
3) Ottimizzare il proprio profilo LinkedIn
Ci sono alcuni settori in cui avere LinkedIn è assolutamente indispensabile: parlo ad esempio dei mondi ICT, Digital, Web.
Sono una grande sostenitrice di LinkedIn, e secondo me averlo comunque – a prescindere dal settore di appartenenza – male non fa. L’importante è ottimizzarlo bene, ad esempio:
- Caricare una foto professionale (non quella di voi al mare, per intenderci);
- Inserire una presentazione professionale sintetica;
- Compilare il CV con la propria carriera lavorativa;
- Inserire il percorso di studi;
- Inserire le proprie competenze (tramite keywords).
Non dimentichiamo che il profilo di LinkedIn si indicizza in rete: se anche una persona interessata al vostro settore non ha LinkedIn, digitando su Google ad esempio “Copywriter Brescia” potrebbe trovare proprio voi.
4) Interagire in gruppi e forum
“Forum” ormai è una parola un po’ vecchia: ora si parla molto più di “gruppi”. Il concetto non cambia molto: se usate abitualmente i social network, individuate gruppi e pagine interessanti per voi a livello professionale e interagite, scambiando pareri e opinioni. Non fatevi però vedere come gli ultimi arrivati: difendete la vostra professionalità e le vostre idee.
Fare parte di gruppi di discussione aiuta a fare personal branding: scrivete e fatevi conoscere, ma sempre in modo intelligente e con la propensione di voler imparare e aprirvi verso nuovi orizzonti.
5) Aggiornarsi
L’aggiornamento è fondamentale, in ogni settore. E mentre ci si aggiorna ci si può anche far conoscere. Ecco alcune modalità operative:
- Individuate dei siti / portali di riferimento, salvateli nei “preferiti” del browser e datevi una tempistica (ad esempio 1 volta a settimana) per consultarli e vedere cosa si dice di nuovo nel vostro ambito. Non limitatevi mai a ciò che leggete e vi colpisce, ma fate ulteriori ricerche e analizzate diversi punti di vista. Lasciate commenti nei vari blog che leggete, anche solo ringraziando oppure ponendo domande, o ancora dicendo “Grazie, io invece ho fatto così: cosa ne pensi?”;
- Cercate su youtube video di esperti del settore e guardateli attentamente. Commentate e interagite con altri utenti;
- Partecipate a webinar / seminar online, prendendo appunti e segnandovi le cose da approfondire in modo autonomo. Ponete domande ai relatori e commentate sui vari social usando gli hashtag ufficiali;
- Partecipate a corsi dal vivo di vostro interesse. In molti casi ci sarà una tassa di iscrizione, ma potrebbe valerne la pena: se non per avere delle certezze assolute (ad esempio nel web c’è poco di certo), almeno per avere nuovi spiragli e idee. E per farvi conoscere con altri interlocutori.
6) Proporsi
Soprattutto quando state iniziando la vostra attività come liberi professionisti, individuate realtà che possono essere interessate ai vostri servizi e proponetevi direttamente. Fate percepire il valore aggiunto della vostra proposta e fate leva su parole come “collaborazione”.
Ripetete questa operazione a cadenza periodica (ad esempio 1 volta al mese).
Se avete seguito questi suggerimenti, ma i clienti continuano a non arrivare… leggete il mio articolo dal titolo “Libero professionista web: perché nessuno ti contatta?“.